Nonostante la cura e l’attenzione che Apple presta alla progettazione e allo sviluppo dei suoi prodotti è giù capitato spesso che al lancio sul mercato diversi esemplari presentino difetti di fabbricazione. niente di grave e comunque Apple, a differenza di marchi altrettanto blasonati, sostituisce immediatamente il prodotto con uno nuovo di pacco. Ma i device problematici che fine fanno?
Capita sovente che, a poche ore dal lancio di un nuovo iPhone nei negozi al dettaglio, già i corrieri comincino a mettere i dispositivi non conformi agli standard Apple sugli aerei FedEx per essere trasportati a Cupertino. Lì, gli ingegneri cercano di capire il problema e trovare una soluzione, che possa essere celermente trasmessa alle linee di assemblaggio in Cina, prima che continuino la produzione di iPhone difettosi.
Si tratta di un ciclo affascinante di eventi che Bloomberg cattura ordinatamente.
L’idea è semplice: individuare tutti i problemi che sono sfuggiti ai severi test di Apple il prima possibile in modo da correggere al volo la linea di produzione delle fabbriche in Cina. Si evita così che si verifichino i medesimi problemi in milioni di dispositivi che ogni giorno vengono prodotti.
Il numero di serie di un iPhone permette ad Apple di tracciare tutta la strada a ritroso per poter risalire fino al lavoratore che lo ha fatto. Vengono così individuate la fabbrica, la catena ed il processo produttivo che ha coinvolto il device analizzato.
Il sistema, conosciuto internamente a cupertino come “Early Field Failure Analysis” (EFFA), è stato istituito alla fine del 1990, ed ha salvato all’azienda milioni di dollari. Ammettiamolo: quando si fa confusione, si paga un prezzo enorme!
Il device va sostituito ed il problema va risolto in catena di montaggio. Il cliente finale si arrabbia, data anche l’enorme spesa appena affrontata, e risulta quindi scontento. Moltiplicando il tutto per tutti i device con problemi e traducendo in cifre si parla di milioni di dollari di perdita. un problema che va risolto, e qui entra in gioco il Team dell EFFA
“I giorni in cui non vengono riconosciuti problemi è potenzialmente il giorno in cui ne avvengono di più”
Michael Fawkes
Chiaramente, il sistema ha le sue potenzialità e fin’ora ha funzionato bene, almeno secondo Bloomberg :
… prendendo ad esempio l’iPhone del 2007, annata in cui una grossa quantita di device sono rapidamente tornati a casa a causa dei touchscreen difettosi. Secondo un ingegnere coinvolto nella risoluzione del problema alcuni fornitori dei componenti dell’iPhone in questione assemblavano schermi con un difetto nei pressi del ricevitore, che lasciava penetrare il sudore del viso di una persona mandando in corto circuito lo schermo. Il team EFFA ha quindi aggiunto un nuovo rivestimento per proteggere l’area in oggetto e disse ai loro fornitori di fare lo stesso nelle loro linee di montaggio. …
Presumibilmente, l’intera squadra EFFA era in vacanza quando è esploso il problema dell’ Antenna Gate. Vedremo se e quali problemi affliggeranno i nuovi imminenti ingressi nel team di iDevice di cupertino!
[Fonte: Bloomberg]