Apple sta organizzando una visita d’inchiesta all’interno degli stabilimenti dei fornitori in Indonesia che sembrerebbero attingere da miniere illegali. Nel tentativo di “capire meglio la situazione” la società di Cupertino ha finanziato una nuova task force ambientale da inviare nella zona incriminata.
L’isola di Bangka è una delle prime regioni al mondo per quanto riguarda la produzione di stagno. I più recenti resoconti riguardo l’estrazione illegale di stagno provenienti da questa regione hanno spinto Apple ad avviare una visita d’inchiesta nel tentativo di scoprire ulteriori chiarimenti riguardo il materiale che poi viene utilizzato nei vari prodotti, estratto proprio nella regione indonesiana.
Apple starebbe quindi finanziando lo studio per scoprire cosa c’è dietro alla situazione che sembra essere preoccupante dal punto di vista soprattutto della sicurezza ambientale. Attualmente la società di Cupertino gode di 249 fornitori diversi che utilizzano lo stagno per la produzione dei componenti che vanno a finire nei prodotti della società.
Dall’isola di Bangka non si rifornisce logicamente solamente Apple ed anche Samsung ha dichiarato di fare uso del metallo proveniente dalla medesima area geografica. È ormai parecchio tempo che comunque l’organizzazione ambientale Friends on Earth richiede informazioni dettagliate alla società di Cupertino riguardo all’utilizzo di stagno proveniente dalla regione, ottenendo quindi una risposta ufficiale solamente oggi. Gli attivisti facenti parte dell’organizzazione hanno dichiarato, da tempo, che la produzione di stagno è “collegata alla distruzione delle foreste tropicali e delle barriere coralline”.
La risposta alla domanda del titolo quindi appare ancora incerta. Conosceremo ulteriori informazioni una volta che gli studi della società saranno portati a termine.
Via | 9To5Mac